Di ciclabili a Como e provincia non ne abbiamo molte.
La maggior parte sono percorsi sterrati di bosco o lungo specchi d'acqua che non sono altro che sentieri resi ciclabili da una serie di cartelli.
Tra tutte svetta la ciclabile Menaggio-Porlezza che si propone quale percorso ciclo-pedonale asfaltato quindi adatto a tutti, lungo il sedime della ferrovia attiva fino al 1939.
Bene. Non fatela.
Il percorso ciclabile è davvero minimo, intervallato da numerosi tratti su strade aperte al traffico. In questi tratti il ciclista non è tutelato in alcun modo e la segnalazione è data solo da piccoli cartelli cartacei poco visibili e molto fai da te.
Le intersezioni tra la ciclabile e altre strade, quando segnalate, danno sempre al mezzo a motore il diritto di precedenza. Molto spesso la ciclabile termina senza segnaletica e "buttando" il ciclista in mezzo a una strada.
L'infrastruttura non è altro che un'insieme di tratti ciclopedonali mal collegati tra loro. Certo il paesaggio è senza dubbio meritevole e la galleria ferroviaria affascinante, ma se guardiamo all'infrastruttura... non fatela, non ne vale la pena soprattutto se per raggiungere il punto di partenza dovete farvi oltre un'ora di trasferimento.
Le infrastrutture ciclabili in provincia di Como, anche quelle turistiche rimangono assolutamente insufficienti per capillarità ed esecuzione.
Occorre che la Provincia di Como inizi a considerare con la dovuta importanza il ciclo-turismo investendo sforzi e risorse per un reparto in grado di generare notevoli utili economici nel territorio oltre che fornire un servizio di svago salutare alla popolazione.
