L'ACI (Automobile Club Italiano) ha diramato i risultati dell'indagine stradale di Como e provincia.
L'indagine è al 31/12/2022 ma è comunque significativa dell'andamento del tasso di motorizzazione e dell'incidentalità soprattutto a fronte dell'assenza di interventi viabilistici significativi da parte delle amministrazioni comunali.
Le automobili, sempre in aumento arrivano per la provincia di Como a quota 408'221 per un tasso di motorizzazione del 68,1% che sale fino al 81,4% se si considera solo la popolazione dai 18 anni in su.
Anche l'incidentalità è in aumento, sia con effetti lievi che con decessi.
L'automobile è attore principale sia nelle cause di incidente che per numero di feriti e decessi, imputabili principalmente a inosservanza delle regole e alta velocità.
Questi livelli di incidentalità non possono essere ignorati da nessuno, oltre che per una questione etica anche per il costo sociale che i "pochi" che causano incidenti fanno ricadere sulla collettività (le centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Como).
Il costo totale complessivo dell'incidentalità a Como stimato da Aci-Istat è pari a 154'641'904 euro corrispondente ad un costo sociale per abitante di 259,93 euro, dove per costo sociale si intendono i costi relativi ai danni materiali alle cose, costi sanitari, la mancata produzione, danni psicologici, costi assicurativi e legali.
La maggior parte degli incidenti come detto sono causati dagli automobilisti.
La causa principale di incidentalità, anche mortale è il non rispetto della segnaletica seguita dall'eccesso di velocità.
Ecco dunque che si spiega quanto sia fondamentale il rispetto delle regole e l'importanza della limitazione della velocità in città anche grazie a interventi strutturali e di prevenzione.
In quest'ottica è fondamentale andare nella direzione della città 30.