E' stata questa l'occasione di pedalare a Milano cercando di sfruttare ogni ciclabile che incrociavamo.
Dopo aver lasciato l'auto al parcheggio di Lampugnano abbiamo attraversato la città per raggiungere il Naviglio Pavese.
Milano, via Monterosa
Alcune infrastrutture sono insufficienti, probabilmente realizzata oltre quindici anni fa o palesi e veloci adattamenti di marciapiedi, altre sono più che buone, soprattutto nella zona di "citylife" rientranti nelle opere di Expo2015. Altre sono recenti o sono cantieri, ed è un'ottima cosa perché significa che la rete è in continua evoluzione.
Una vecchia ciclabile sicuramente da rivedere, i cordoli servono ad evitare "sportellate"
Rete appunto: quello che abbiamo potuto notare (nel nostro tragitto) è che non esiste ancora una rete ma solo tratti ciclabili più o meno lunghi che forse solo un buon conoscitore della città sa unire per crearsi un percorso discretamente sicuro dal traffico. Ma di sicuro qualcosa sta cambiando.
Bici ferme al semaforo ciclabile, una di queste con rimorchio carico di sci
E comunque, dopo mille insidie cittadine, a Pavia ci siamo arrivati.
Le bici che ci hanno accompagnato - Rockrider St120 e Cinelli Zydeco
