09 maggio 2024
Bimbinbici 2024 - Sabato 11/05/2024 alle 9.30 a San Fermo della Battaglia
01 aprile 2024
Il TRAM che avevamo (e Rivogliamo)
Sei imbottigliato nel traffico, all'interno della tua automobile. E' tutto fermo. Che sia Via Napoleona, Bellinzona, Ambrosoli o Viale Innocenzo poco importa. Sei bloccato. Ti guardi intorno e, tra le facce scocciate e furiose degli altri automobilisti vedi la rassegnazione di chi, a bordo dell'autobus sa che non arriverà mai in orario.
Eppure c'era un tempo in cui un'alternativa esisteva, pratica ed efficiente. Che ad avercela ora vivremmo e ci sposteremmo decisamente meglio e più velocemente. Ecco la rete tranviaria comasca!
UNA RETE DIFFUSA
La rete tranviaria comasca era attiva dal 1906 al 1952, poi soppiantata da Filobus elettrici e poi da Autobus a gasolio. Si divideva in rete urbana con interscambio in Piazza Cavour e rete extraurbana.
25 marzo 2024
A Villaguardia una nuova pista ciclabile
A Villaguardia (CO) è in previsione la realizzazione di una nuova ciclabile lungo Via Varesina.
L'infrastruttura sarà un'opera compensativa degli oneri di costruzione del nuovo supermercato che sorgerà nel prato facente angolo tra Via Varesina e Via Belvedere.
L'infrastruttura come comunicatoci dal Vicesindaco Paolo Veronelli si comporrà di due parti:
- Sul lato destro, verso il nuovo supermercato e i capannoni già presenti verrà realizzato un marciapiede rialzato dal piano viario dedicato ai soli pedoni;
- Sul lato sinistro, verso il grande prato verrà realizzata una pista ciclabile pavimentata complanare al piano viario e separata dalla stessa da una banchina inerbita avente larghezza di un metro.
18 marzo 2024
Lungolago, manca un tassello fondamentale
Il lungolago è ormai ultimato e prossimo all'inaugurazione. Così finalmente dopo tre lustri la passeggiata tra Sant'Agostino e Piazza Cavour torna libera dai cantieri.
Il nuovo lungolago ha larghezze variabili che vanno da otto a circa venticinque (25!) metri che dovrebbero garantire il passaggio agevole del grande flusso di turismo che regolarmente visita la nostra città. Niente più disagi quindi?
Non proprio.
Il problema si chiama Lungo Lario Trento, uno "stradone" rettilineo a tre corsie, dove le automobili sfrecciano incuranti del limite di 50 chilometri orari e dei numerosi attraversamenti pedonali presenti. Una specie di autostrada che divide il lungolago dal centro storico, che taglia a metà due zone pedonali altamente frequentate. Basti pensare alle migliaia di persone che quotidianamente attraverseranno la strada mettendosi in condizione di pericolo o utilizzando l'unico attraversamento semaforizzato presente, ovvero quello di fronte Piazza Cavour, nel tentativo di rallentare la corsa delle autovetture. Occorre reinterpretare il lungolago non come arteria di grande flusso ma bensì come strada secondaria panoramica dedicata, in primis, alle persone.
Cosa Fare? C'è l'imbarazzo della scelta.
Una delle prime azioni che chi sentiamo di suggerire è di rialzare tutti gli attraversamenti pedonali trasformandoli in marciapiedi ortogonali. Più sicurezza per i pedoni e rallentamento delle automobili in una mossa sola.
Una soluzione ancora migliore è pavimentare la sede stradale in modo da far sentire l'automobilista ospite di una zona di pregio e calmierare così la velocità delle automobili. Questa è una soluzione già vista in molte località turistiche come ad esempio sul lungolago Cesare Battisti a Desenzano del Garda o su Lungolario Isonzo a Lecco.
Un'altra alternativa è ridurre fortemente il flusso di autoveicoli privati istituendo una Ztl permanente o temporanea come accade ogni estate a Lugano lungo Riva Vincenzo Vela e Riva Giacondo Albertolli. Azione, quest'ultima che necessita di importanti modifiche viabilistiche.
Ovviamente nulla vieta di creare un mix. L'importante è fornire maggiore sicurezza e rendere giustizia a un'area di altissimo pregio che non deve essere ridotta a rumoroso "stradone" vista lago.
11 marzo 2024
Parcheggio Stazione Camerlata, quali soluzioni?
Prendiamo spunto da un recente articolo di "Espanzione TV" sul già noto problema degli stalli auto già pieni di prima mattina a causa di un utilizzo improprio del parcheggio.
LA SITUAZIONE
Il parcheggio della stazione conta 290 posti auto, non molti a dire la verità per una stazione di interscambio ma il problema vero è che molti di questi vengono utilizzati come parcheggi privati gratuiti da gente della zona che non usufruisce del treno.
Ne avevamo parlato anche noi (QUI) a fine 2022 constatando una situazione di sosta vietata generalizzata.
Ed ecco il problema: i pendolari che scelgono di utilizzare il treno rischiano di non trovare posto o ricevere una multa. Non un gran incentivo al trasporto pubblico!
LE SOLUZIONI IPOTIZZATE
Come affermato anche su ETV si ipotizza l'introduzione di una tariffa a pagamento (1€ al giorno) o di un varco con accesso tramite biglietto o abbonamento per arginare questo problema.
Ovviamente creare un varco, cioè una sbarra, è la scelta più dispendiosa economicamente ma non andrebbe a toccare le tasche dei pendolari, cosa che farebbe una tariffa giornaliera, pur bassa che sia.
ALTERNATIVE
290 auto, poche? Sappiate che nella vicinissima Svizzera i parcheggi di interscambio di stazioni importanti al pendolarismo come Chiasso e Mendrisio contano rispettivamente 186 e 157 stalli a 14 Frs al giorno, 70 al mese o 700 l'anno.
Ma come si fa? Un esempio significativo lo fornisce proprio Mendrisio che ha eliminato posti auto per realizzare le nuove fermate autobus, nuove banchine e 230 posti coperti (110 bici e 120 moto).
06 marzo 2024
Nuove tariffe parcheggi a Como | Ecco perché è POSITIVO
Migliorare la vivibilità in una città come Como vuol dire necessariamente andare a lavorare sulla mobilità della città.
Como è infatti una città che attira lavoratori, che movimenta persone per necessità quotidiane, che subisce il traffico del pendolarismo verso la Svizzera e non da ultimo che deve affrontare il turismo internazionale e locale che si sviluppa quasi continuativamente durante tutto l'anno.
E' facile immaginare i grossi volumi che rendono quindi indispensabile limitare l'utilizzo dell'automobile privata in favore di una mobilità più efficiente al fine di ridurre il traffico, l'inquinamento acustico e atmosferico e l'incidentalità stradale.
Per fare questo l'innalzamento delle tariffe nelle zone più centrali è un aspetto incentivante forme di trasporto alternative che già esistono come ad esempio il bus, il treno e i parcheggi periferici o di interscambio detti anche "Park&Ride".
IL COMASCO E L'AUTOMOBILE
Il rapporto tra il comasco e l'automobile ci viene fornita dal tasso di motorizzazione che raggiunge il 62,6%, ovvero che oltre 6 comaschi su 10, inclusi bambini e anziani hanno un'automobile.
Il dato è altissimo e allarmante e rispecchia l'utilizzo dell'automobile come estensione del nostro corpo. Ci siamo dimenticati di camminare tanto che raggiungere la vicina fermata dell'autobus o incamminarsi verso città murata dopo aver lasciato l'automobile in Viale Innocenzo o in Via Castelnuovo ci sembra una follia.
L'attività motoria e la camminata non sono una prerogativa degli sportivi e dei giovani, bensì una necessità dell'essere umano.
04 marzo 2024
Presentazione sulla mobilità di Fiab Como
Venerdì 1 Marzo 2024 si è tenuto l'evento "Ripensare la Mobilità" presso la bellissima Villa Imbonati a Cavallasca, sede settimanale di Fiab Como.
La conferenza ha avuto come tema principale il ripensamento della mobilità al fine di allontanarci da un'idea auto-centrica per ridare spazio alle persone.
Numerosi gli esempi di città italiane ed estere come Milano, Amsterdam, Siena e altre che ci mostrano che realtà diverse già esistono ma che nessun cambiamento è avvenuto per caso, ma è stato spinto e sostenuto da precise volontà e necessità.
Cambiamenti necessari per rendere le città più vivibili grazie a strumenti che abbiamo già a nostra disposizione come l'eliminazione dei parcheggi in strada e l'incentivo del trasporto pubblico e della micro-mobilità al fine di ridistribuire lo spazio pubblico.
Tra i presenti alcune associazioni locali quali Legambiente Como, Jubilantes e Ciclofficina Par Tucc.