L'automobile fa parte della nostra vita da che abbiamo memoria. Inizialmente in maniera marginale ma da almeno 50 anni, dagli anni '70 su per giù, ha governato in maniera dirompente e dispotica la nostra vita e i nostri spazi.
Eppure c'era una volta che la strada la si attraversava facilmente, che non occorreva aspettare tempi interminabili al semaforo. Che il semaforo semplicemente non esisteva. Che le strade erano tutte a doppio senso perchè persone, bici e qualche carretto non causavano problemi di viabilità. Che i tram e le corriere erano puntuali perchè non bloccati dal traffico.
Occorre ridurre l'abuso dall'automobile che, come una droga fa peggiorare la qualità della nostra vita senza che ce ne rendiamo conto. Non siamo contrari all'automobile. Siamo contrari al suo abuso. Soprattutto quando questo abuso diventa un privilegio a scapito del prossimo, come chi sceglie metodi di spostamento più salutari (piedi, bicicletta) o più efficienti (mezzi pubblici).